Visitare le Langhe significa viaggiare in un punto di riferimento mondiale nel campo enologico.
I vini di denominazione di origine Barolo, Moscato, Barbaresco e Barbera hanno fatto grande l’immagine dell’italia a livello internazionale.

É possibile visitare in molti modi le Langhe, anche senza viaggiare, leggendo per esempio la letteratura di Cesare Pavese, nato a Santo Stefano Belbo, e che con la sua descrizione del paesaggio ci trasporta attraverso un territorio che è cambiato poco in cento anni di storia.
Ad Asti è possibile seguire le orme di Vittorio Alfieri, un giramondo del diciottesimo secolo, che con le sue “tragedie” sia personali ma anche e sopratutto letterarie è stato il figlio illustre della città.
Langhe: cultura, colline e vigneti
Non è facile definire i limiti territoriali delle Langhe, le cui colline, come vino versato, si colorano di rosso quando arriva il momento della vendemmia. Infatti, sono le province di Alessandria, Asti e Cuneo a comprendere questo tesoro piemontese.
Nel 2014, l’Unesco ha dichiarando Patrimonio dell’Umanità una serie di paesaggi naturali, il cui intervento dell’uomo si fonde con la natura, dove secoli di laboriosi contadini hanno trasformato queste terre in qualcosa di unico, adesso riconosciuto a livello mondiale.
Il lavoro agricolo, che per secoli ha caratterizzato e trasformato queste colline, dando origine anche a un piccolo universo di borghi appoggiati su colline, vigneti, castelli, eremi, chiese e cantine che ruotavano e ruotano ancora oggi attorno alla produzione del vino.
Non solo vino ma anche il tartufo: il tartufo è un altro dei prodotti tipici del Piemonte. Alba sfrutta questa fama grazie al suo tartufo bianco, ma in tutto il territorio c’è una traccia di quella passione per il tubero che diffonde numerosi piatti della sua deliziosa cucina.
Alla scoperta del territorio e della sua cultura
Il vino permea il paesaggio e la cultura di questa terra. Cultura e territorio che è possibile scoprire grazie al lavoro di enti pubblici, associazioni e entità private, che disegnato percorsi tematici delle cantine più interessanti d’Italia, con visite guidate alle cantine che hanno aperto le porte a visitatori nostrani e turisti di tutto il mondo.
Prezioso il lavoro di informazione, sensibilizzazione e conservazione culturale che si svolge a Bosca per quanto riguarda i famosi spumanti di Asti.
Nel territorio è presente un’enoteca regionale che ha il compito di proteggere, diffondere e istruire i locali e i turisti sulle caratteristiche delle peculiarità tipiche del vino.
Langhe: dove i tempo si è fermato
Visitare le Langhe e il Monferrato fa sembrare che il tempo si sia fermato. I musei etnografici, la vita contadina passata e presente modernizzata permette oggi di attrarre turismo di qualità, affascinati da tradizioni sostenibili e valori.
Esempi di questa buon costume, sono il Museo Bersano delle Contadinerie e Stampe antiche del vino di Nizza Monferrato, che con il suo percorso all’aria aperta mostra l’evoluzione tecnica delle opere agricole e soprattutto della produzione del vino nei secoli.
Il museo a cielo aperto di Bersano regala emozioni in un tour illustrativo attraverso la meravigliosa arte del fare vino.
Asti è la città più grande e importante delle Langhe. L’antica città romana di Hasta Pompeia conserva ancora tracce nel comune dell’impero, con una domus e un anfiteatro.
Il Ducato longobardo e la contea franco-piemontese, che intorno agli anni mille, inizia la sua inarrestabile vetta commerciale, sede di scambi con le Fiandre, la Renania, la Lorena, la Borgogna o la Campagna.
Quella ricchezza è compresa tra torri che disegnano il cielo di Asti, come la Torre Rossa, la Torre Comentina, la Torre del Regibus, la Torre Guttuari o la Torre Troiana.
Le lotte interne per il potere tra guelfi e ghibellini hanno segnato poi la fine di quello splendore.
La suggestiva Cattedrale di Asti non lascia indifferenti. La passeggiare attraverso il centro di Asti è emozionante: monumenti storici, la rotonda di San Pietro con il battistero del XII secolo, la Cattedrale dell’Assunta, Mazzetti Palazzo, la Collegiata di San Secondo, il Palazzo Alfieri, conosciuto anche come teatro Alfieri.
A settembre Asti si ferma, o meglio esulta in occasione del Palio, la festa per eccellenza, e in cui ogni quartiere rappresentato dal il suo cavallo e il proprio cavaliere gareggiano in una gara senza tregua.
I Gioielli delle Langhe: Barbaresco, Alba, Acqui Terme, Canelli
Vicino Alba, si trova Barbaresco, un borgo antico e fantastico, abitato sin dal neolitico. La storia è stata un susseguirsi di domini, ma ciò nonostante, il paesaggio che possiamo vedere guardando il fiume Tanaro e i filari di vite coltivati sulle pendici della collina è rimasto inalterato nel tempo.
Da non perdere la visita alla Torre di Barbaresco, innalzata nell’XI secolo, per proteggere la Chiesa di San Giovanni Battista: due dei monumenti emblematici della cittadina.
Alba è conosciuta come la città del tartufo bianco o città delle cento torri, delle quali restano solo quattro.
La realizzazione delle torri risale al medio evo per una questione di status. Le famiglie nobili, impegnate in una continua lotta per mantenere il potere, per dimostrare la loro potenza economica, costruire le torri dei loro palazzi per meglio governare sul territorio e manifestare il potere dovuto alla prosperosità dei loro commerci.
Piazza del Risorgimento dove la Cattedrale di San Lorenzo e il Palazzo Comunale si affacciano in Via Vittorio Emanuele, sono un invito alla contemplazione.
Non mancano squarci popolari come le bancarelle che vendono il tartufo bianco, l’oro bianco che abbaglia con la sua forma ruvida e il suo prezzo esorbitante; i negozi storici che mostrano i vini Barolo, Barbaresco, Roero o Arneis, tra i dolci che combinano cioccolatini e noci la regina: la nocciola Tonda Gentile Trilobata, considerata la migliore in Italia per fare dolci.
Acqui Terme: il nome racconta tutta la storia di questo posto. I resti romani della città della provincia di Alessandria mostrano che già in quel periodo si approfittava delle acque calde che naturalmente salgono dalla terra.
La base solforica delle acque termali ha dato origine ad Acqui Terme e la sua fontana della Bollente si trova accanto ai resti del simbolo dell’acquedotto della città.

La città di Canelli è considerata la capitale del vino spumante. Arroccato sulla collina dove sorge il castello Gancia. Si rimane affascinati dalle cattedrali sotterranee, dalle odi enologiche a un’architettura davvero unica.
La realizzazione di queste caverne sotterranee per l’invecchiamento e la conservazione dei vini è encomiabile.
L‘Unesco ha premiato queste architetture sotterranee, tra cui spicca l’esempio della cantina di Bosca, uno dei produttori più rinomati.