
Nell’unica Regione italiana a non essere bagnata dal mare, l’Umbria, l’enologia non ha sempre avuto un ruolo da protagonista. Soltanto a partire dagli anni ’60 i vini umbri hanno ottenuto vero prestigio: a partire da quegli anni, i produttori hanno abbracciato la ricerca dell’alta qualità ottenendo grandi risultati. Tra i protagonisti del rilancio dell’enologia umbra c’è il Sagrantino di Montefalco DOCG. Oggi è uno dei vini più rappresentativi della Regione, sebbene venga prodotto in gran parte a Montefalco.
Il Sagrantino di Montefalco DOCG: storia del vino
Riguardo la storia di questo vino non si hanno molte documentazioni, sembra infatti essere apparso dal nulla nel 1500 circa, probabilmente arrivò nella penisola Italica grazie ai pellegrinaggi dei frati Francescani in Asia Minore.
Grazie al delizioso sapore del vino, ben presto si è deciso di iniziare la sua coltivazione in Umbria e in particolare nel paese di Montefalco, dove ha trovato terreni fertili per il suo sviluppo. Si conosce ben poco della storia dello sviluppo di questo vino, ma pare che ogni famiglia possedesse almeno una vite, così da poter preparare un buon vino per le occasioni speciali.

Tutti gli abitanti della zona conoscevano il Sagrantino di Montefalco, diverso da tutti gli altri vini per la sua dolcezza. Il 30 ottobre 1979 il vitigno Sagrantino ottenne la DOC, mentre il 5 novembre 1990 la DOCG. Negli anni ’80 e ’90 il Montefalco Sagrantino si trasforma da vino rustico e familiare a grande rosso italiano, conosciuto anche in America.
Le caratteristiche del Montefalco Sagrantino
Il Sagrantino di Montefalco DOCG è un vino veramente particolare e degno di nota. Quando è ancora giovane possiede un colore rosso rubino molto intenso, che con il tempo e l’invecchiamento si trasformerà in un denso granato. La fragranza emessa è sensazionale: ricorda gli odori tipici della terra, frutti di bosco e amarena, ma su tutti gli aromi prevale l’anice stellato. Il Sagrantino di Montefalco DOCG possiede un sapore carismatico e denso, ricco di seducenti tannini. Il disciplinare prevede un invecchiamento obbligatorio di minimo 33 mesi. Più è invecchiato, più al palato risulterà migliore.

Nella versione Sagrantino di Montefalco Passito DOCG prevalgono le note speziate. Assolutamente da provare è la Grappa Sagrantino, che conserva tutti gli aromi fruttati del vitigno. Con le stesse uve viene realizzato anche il Montefalco Rosso DOC.
Quando servito, il vino Sagrantino predilige calici ben larghi così che possa ossigenarsi al meglio. La temperatura consigliata è tra i 16 e i 18 gradi, tuttavia per le bottiglie invecchiate la temperatura può superare i 20 gradi. È quindi un vino che preferisce le temperature calde per esprimersi al meglio.
Sagrantino di Montefalco cantine produttrici
Soltanto 660 ettari in tutta l’Umbria sono dedicati alla coltivazione del vino Sagrantino: pochi per un vino amato in tutto il mondo. Eppure sono tante le cantine che hanno intrapreso questo percorso, contribuendo allo sviluppo e al prestigio della tradizione enologica dell’Umbria.
Còlpetrone
Tra le cantine produttrici c’è Còlpetrone. L’edificazione di questa cantina è molto recente: risale al 1996, negli anni della rinascita dell’enologia umbra e del mercato dei vini. È diventata subito una delle migliori nonostante i pochi anni di esperienza.
La cantina fa parte delle Tenute del Cerro, un progetto enologico che abbraccia diverse Regioni e che investe nei vitigni autoctoni, esaltando i profumi e i sapori del territorio. Grande cura è data anche al rispetto della biodiversità e alla valorizzazione delle dimore storiche dove risiedono le cantine. Oggi Còlpetrone è una delle principali produttrici di vini come il Sacer Sagrantino Montefalco DOCG, il Sagrantino Passito DOCG, il Montefalco Rosso DOC e il classico Sagrantino di Montefalco Còlpetrone DOCG.

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Terre de’ Trinci
Un’altra cantina fondamentale per la produzione del Montefalco Sagrantino è Terre de’ Trinci. La storia di questa azienda risale al XIV secolo, quando le famiglie proprietarie della cantina risultavano essere molto influenti sul territorio tanto da aver permesso la rinascita dei vigneti.
È stata la prima cantina del territorio a vinificare il Sagrantino in secco, come testimoniano le storiche bottiglie risalenti al 1972, 1973 e 1975. Alcuni tra i vini più apprezzati della cantina Terre de’ Trinci sono il Montefalco Sagrantino Ugolino, che accompagna il ben più noto Sagrantino di Montefalco Terre de Trinci tradizionale. La cantina coltiva anche il vitigno autoctono Grechetto e uve internazionali come il Merlot, il Cabernet Sauvignon e lo Chardonnay, abbinati alle uve Sagrantino.

Se non fosse stato per cantine come queste, la tradizione del Montefalco Sagrantino sarebbe andata perduta. Oggi invece il Sagrantino di Montefalco DOCG è uno dei migliori vini umbri, destinato a portare sempre più in alto la tradizione enologica dell’Umbria.