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Abbinamento “ostriche e vino”. Diamo uno sguardo Oltralpe

In Europa, la Francia è il maggior produttore (più di 120.000 tonnellate all’anno) e consumatore di ostriche, quindi da chi, se non loro, prendere esempio per l’abbinamento con il vino? Nell’immaginario collettivo tutti noi se pensiamo alle ostriche in automatico le uniamo allo Champagne, ma è davvero questo l’abbinamento per eccellenza?

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La geografia delle ostriche

In Francia, le ostriche più famose sono quelle del Dipartimento di Charente, il cui capoluogo è Bordeaux e dove si trova Marennes definita dai suoi stessi abitanti “Città delle ostriche”, e quelle della Bretagna dove ci sono dodici grandi denominazioni: Cancale (da Novembre 2019 le ostriche qui allevate sono iscritte nel Patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO), Paimpol, Tréguier, Morlaix-Penzé, Rada di Brest, gli Abers, Aven Belon, Etel, Quiberon, Golfo del Morbihan, Penerf, il Croisic, senza dimenticare le ostriche selvagge di Rhuys.

Si distinguono tra ostriche cave, di allevamento o selvatiche, e ostriche piatte, dal leggero sapore di nocciola.

ostriche e vino

Abbinamento d’Oltralpe

L’abbinamento fatto, spesso dipende dalla zona. In Bretagna un piatto di ostriche viene servito accompagnato da una bottiglia di Muscadet, si tratta di un vino bianco dai sentori salmastri e minerali che rispondono bene al gusto delle ostriche, con un sapore fresco e di agrumi, in particolare da provare nella versione “sur lie”, ovvero il “vino col fondo”.

In Borgogna invece le ostriche vengono abbinate ad uno Chablis (vino che prende il nome dall’omonima città), un vino bianco secco il cui vitigno cresce in un terreno composto per la maggior parte di fossili marini, di cui i gusci delle antiche ostriche ne rappresentano una notevole quantità. Anche l’amatissimo e pregiato Sancerre (Sauvignon blanc), quasi il vino bianco francese per eccellenza, dall’inconfondibile aroma fruttato e dal carattere denso e corposo, è un ottimo compagno di viaggio.

ostriche

Non solo vino bianco

Volendo osare, alcuni esperti stanno virando nella scelta anche verso i vini rossi corposi, magari un po’ dolci, che ben si sposano alla ricchezza dei grassi delle ostriche e che ne possono esaltare i componenti minerali. Una piccola provocazione che vede suggerire: il Morgon (sdoganato nell’unione con l’ostrica dal critico gastronomico americano Eric Asimov sul New York Times), il Pinot Nero di Alsazia e il Saumur.

Alsazia

In Italia

E in Italia? Con che vino potremmo abbinarle? E’ con questa domanda in testa che abbiamo deciso di iniziare la nostra personale ricerca. Per la prima scelta anche noi ci siamo fatti affascinare dalle bollicine, proponendo un evento online nel quale si potranno degustare ostriche e Franciacorta, per saperne di più clicca qui.

Ostriche e Franciacorta

In sostanza, un abbinamento “perfetto” non c’è, perché molto dipende dalla tipologia di ostrica e anche dai propri gusti, l’importante è non farsi influenzare e lasciare che la curiosità ci spinga sempre oltre il conosciuto. E voi avete già provato ad abbinare le ostriche con qualche vino in particolare?