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Moscato del Farmacista: la storia di Pagnoncelli Folcieri

moscato di scanzo pagnoncelli folcieri

Un vigneto in posizione strategica sul Monte Bastia, un vitigno autoctono riscoperto nel secondo dopoguerra, tanta passione per il buon vino e un pizzico di creatività e idee sempre nuove. Queste sono le caratteristiche di Pagnoncelli Folcieri, azienda agricola di Scanzorosciate a due passi da Bergamo che produce, in primis, il Moscato di Scanzo DOCG.

Il nome lo indica chiaramente: questo vitigno esiste soltanto qui e si pregia di essere la più piccola DOCG d’Italia dal 2007. Dagli anni Cinquanta la famiglia Pagnoncelli Folcieri, farmacisti da quattro generazioni, coltiva il Moscato di Scanzo. Se pensiamo che l’inventore della Coca Cola era un farmacista, possiamo aspettarci grandi cose da questo vino. Ma cosa ha spinto una famiglia di farmacisti a mettersi a produrre il Moscato?

Il Moscato del Farmacista, un vino che profuma di casa

Il capostipite è nonno Giancarlo che acquistò il vigneto appartenente al parroco del paese con uno stratagemma, poiché il prete non voleva venderglielo. Oggi la nipote Francesca Pagnoncelli Folcieri è alla guida dell’azienda con il marito Massimo e i fratelli Federico e Serena. La prima produzione fu di poche bottiglie, ma a partire dagli anni Sessanta il nonno farmacista cominciò un’opera di rilancio del Moscato insieme ad altri appassionati e con il sostegno di Gianluigi Veronelli. Nacque in quegli anni la prima forma di consorzio, mentre la conquista della DOCG è stata ottenuta grazie all’impegno dell’avvocato Paolo Bendinelli.

uva moscato

Per diversi anni la famiglia Pagnoncelli Folcieri ha fatto del Moscato di Scanzo un uso prevalentemente personale. Ogni mese di ottobre parenti e amici partecipavano alla vendemmia. I bambini pigiavano l’uva coi piedi, nonostante il freddo. Poi nel 2007 la famiglia ha deciso di incrementare la produzione, sistemando uno dei due vigneti di proprietà. Di anno in anno l’azienda ha migliorato le tecniche di coltivazione e di cura del vigneto, così come il lavoro in cantina. La produzione è salita a 3 mila bottiglie da 0.5 litri all’anno, ampliando anche la gamma dei prodotti. L’obiettivo è migliorare sempre: le fatiche e gli investimenti vengono ripagati dal successo che i vini Pagnoncelli Folcieri riscuotono.

Il vino è innanzitutto un prodotto della natura, poi della scienza. Ogni anno cambiano le condizioni, nessuna annata è uguale all’altra. Ogni volta è un’avventura.

Francesca Pagnoncelli Folcieri

Moscato di Scanzo, unico e inimitabile

Questo vitigno autoctono presenta caratteristiche che lo rendono unico al mondo. Il vigneto di Pagnoncelli Folcieri, posto sul Monte Bastia, le esalta appieno. La pendenza del terreno del 40% impedisce il ristagno dell’acqua e la proliferazione di batteri, mentre un vento termico lo mantiene areato e pulito. Lo sbalzo di temperatura rende la buccia degli acini più resistente, mantenendo la concentrazione di profumi per un vitigno già di per sé molto aromatico. Un altro contributo al Moscato di Scanzo passito è dato dalla muffa nobile Botrytis Cinerea, così come dall’elevata presenza della roccia Sass de Luna. Si tratta di una pietra bianca calcareo-marnosa, che si scalda di giorno e trattiene il calore che rilascia durante la notte. Questo aiuta la pianta ad affrontare l’inverno, soprattutto anni fa quando faceva molto freddo.

vigneto moscato di scanzo

Vuoi saperne di più sulla muffa nobile Botrytis Cinerea? Leggi anche: “Vino muffato: il nettare degli dei”

I grappoli vengono raccolti a mano, adagiati nelle cassette e selezionati e puliti uno ad uno, con attenzione maniacale. In questa fase vengono eliminati gli acini di uva Moscato che si sono staccati dal grappolo, per evitare che ammuffiscano. Vengono scartati anche gli acini che non hanno raggiunto la perfetta maturazione, o le parti di grappolo in qualche modo danneggiati, che andrebbero ad alterare la qualità del vino. L’appassimento avviene direttamente nelle cassette per evitare di rovinare i grappoli. Si utilizza un sistema di aerazione naturale, con l’aiuto di ventole e deumidificatori, che dura un minimo di tre settimane. Dopo la pigiatura il vino riposa in vasche d’acciaio per un minimo di 18 mesi da disciplinare, secondo la tradizione del Moscato locale.

Gli abbinamenti con il Moscato di Scanzo

Il Moscato di Scanzo di Pagnoncelli Folcieri è un vino rosso passito ad elevata persistenza, dolce ma non stucchevole, morbido e avvolgente. È principalmente un vino da meditazione, ma si abbina bene ai formaggi erborinati e alla pasticceria secca. Si può sperimentare anche con sapori più forti e cibi grassi, come l’anatra e il salmone, con la selvaggina e, perché no, anche con salumi e salami.

abbinamenti moscato

Abbinato ai biscotti di Bigio, tipiche mezzelune bergamasche di pasta frolla, e ai caprini del caseificio LaViaLattea ricoperti di cioccolato, il nostro Moscato di Scanzo regala brividi di piacere davvero intensi.

Francesca Pagnoncelli Folcieri

Non solo vino Moscato… Anche grappe, birre e vino rosso!

Nel 2014 sono nati la Grappa di Scanzo e Ombra Rossa, vino rosso da tavola ottenuto da uve Merlot e Moscato di Scanzo. La prima è frutto della collaborazione con il mastro distillatore vicentino Vittorio Capovilla, grazie al quale l’azienda produce 200 bottiglie di grappa ogni due anni. Ombra Rossa invece raggiunge le 3 mila bottiglie all’anno. È un vino “contadino” molto semplice ed apprezzato, che può raggiungere una gradazione alcolica fino ai 15°. Si adatta perfettamente ai piatti della tradizione culinaria bergamasca grazie alla sua azione sgrassante e di contrasto ai sapori forti, per effetto dell’uva Moscato.

birra moscato pagnoncelli folcieri

Le birre Mùscat e Sirio sono un’invenzione degli ultimi due anni: la prima, prodotta con mosto di Moscato di Scanzo, è nata da un’idea dell’imprenditore bergamasco Giacomo Masserini. La seconda, Sirio, è frutto della collaborazione tra Massimo Barlocco, marito di Francesca, e il mastro birraio Giovanni Marsan del birrificio LOB di Fenegrò (Co) ed è realizzata con mosto di Moscato giallo passito. Sono entrambe IGA, Italian Grape Ale, birre realizzate con l’uva. In questo caso con mosto di Moscato passito che fermenta insieme a malti e luppoli selezionati. Un trait d’union tra il mondo della birra e del vino, grazie alla loro gradazione alcolica importante (8.5 per Mùscat e 7.9 per Sirio). Mùscat è una birra speziata con sentori di tabacco e cioccolato, mentre Sirio, che viene spumantizzata in Franciacorta con metodo classico, presenta note fruttate e tropicali. Due prodotti di successo che ampliano la ristretta gamma di Pagnoncelli Folcieri.

Per riassumerne le caratteristiche con un’immagine, Mùscat è l’uomo e Sirio la donna. Sono molto diverse, ma insieme formano una coppia perfetta per accontentare i gusti di tutti i nostri clienti.

Francesca Pagnoncelli Folcieri

La dimora storica Villa Pagnoncelli

Di recente Villa Pagnoncelli è stata iscritta al registro delle dimore storiche. Un importante riconoscimento per la villa seicentesca, ultimamente sottoposta a lavori di restauro e conservazione. In passato era la residenza estiva di una famiglia nobile bergamasca. Nel marzo 2020 riaprirà le sue porte al pubblico, in occasione di un corso di degustazione organizzato dalla neonata Fisar Bergamo in collaborazione con la wine expert Stefania Turato.

sala degustazione moscato

Le degustazioni avvengono nella splendida biblioteca, impreziosita da affreschi settecenteschi. Alcuni temi degli affreschi non sono ancora stati identificati, mentre altri sono stati utilizzati per creare le etichette dei vini e delle birre al Moscato. La visita alla villa comprende un tour guidato nel salone e nelle camere private, che custodiscono mobili antichi (soggetti anch’essi delle etichette) e collezioni di teiere e porcellane. Naturalmente non manca il passaggio in cantina, alla scoperta del luogo dove riposa il Moscato di Scanzo.

Vuoi degustare il Moscato di Scanzo DOCG di Pagnoncelli Folcieri? Prenota una visita!