Alcuni anni fa un caro amico visitò casualmente questa parte d’Italia e al suo ritorno mi parlò per ore delle bellezze viste. Tanto era piaciuto questo territorio da decidere, di lì a breve, di farlo diventare la sua residenza. Sul momento, pur non mettendo in dubbio la bellezza delle Langhe, non riuscivo a capire cosa potesse averlo stregato a tal punto ma adesso, dopo una breve vacanza, ho apprezzato l’audacia e l’intraprendenza di chi ha saputo dare una svolta positiva ai propri giorni.

Deciso a visitare le Langhe, più mi avvicinavo alla meta e più mi tornavano in mente i racconti: “… ti sembrerà all’improvviso di entrare un quadro, collina dopo collina, filari di viti armoniosamente coltivate e castelli. Distese senza fine di viti e noccioli, tanto che alla fine ti divertirai ad osservare questa grande scacchiera naturale (viti-noccioli-noccioli-viti). I piccoli borghi senza tempo, i campanili e i castelli e ancora viti e ancora noccioli. Troverai le sedie davanti alle porte e le persone che hanno ancora il tempo di sedersi e scambiarsi le impressioni sulla giornata trascorsa. Troverai un sorriso, un gatto sornione su un vecchio scalino e un buon bicchiere di vino …”.

Da qualsiasi parte si arrivi tappa d’obbligo è la città di Alba. Città nota per l’omonimo tartufo è di origine neolitica e sorge sulla riva destra del fiume Tanaro. Ha un impianto medievale a forma circolare con torri e case fortificate e interessanti edifici religiosi di impronta romanico-gotica come il Duomo e la Chiesa di San Domenico. Alba è anche definita al “città delle cento torri” per l’elevato numero di torri costruite in passato a scopo difensivo (le tre meglio conservate sono la Torre Bonino, Astesiano e Sineo tutte risalenti al XII sec.). Se avete tempo non perdetevi “Alba sotterranea” in compagnia di un archeologo professionista e il museo dedicato a Beppe Fenoglio (scrittore, partigiano e drammaturgo italiano).
Una breve deviazione a Cascina Fontanette, non lontano da Alba, per assaggiare i suoi vini prodigiosi e i prodotti tipici del territorio.

Lasciata Alba inizia un percorso ad anello che, da qualsivoglia verso lo si intraprenda, ci porterà dritti nel meraviglioso quadro descritto sopra. I comuni della Langa del Barolo sono: Barolo, Castiglion Falletto, Diano d’Alba, La Morra, Monforte d’Alba, Novello e Serralunga d’Alba. Solo poche parole per descrivere alcuni di questi splendidi borghi delle Langhe, perché lo stupore nel vederli apparire innanzi agli occhi vale più di qualsiasi nozione turistica.

Barolo, con il suo Castello, luogo ricco di storia ove si è fatto un bel pezzetto d’Italia. La Langa del Barolo è un paesaggio monoculturale dove i vigneti si estendono con continuità sui pendii intervallati da borghi e castelli. Da non perdere una visita al WiMu per compiere un vero e proprio viaggio emozionale ed interattivo attraverso la cultura e le tradizioni legate al vino. Infatti dal 2010 all’interno del Castello di Barolo è ospitato il museo del vino ideato da F. Confino che così lo definisce: “Ho visitato diversi musei dedicati al vino nel mondo ma nessuno di essi racconta la dimensione straordinaria e culturale del vino. E per me, invece, era fondamentale creare un percorso di visita poetico. Non un luogo dove si apprende come si va il vino ma un luogo che parli del rapporto fra noi e lui”.
Ho intervistato Lucrezia della cantina Anna Maria Abbona, dove si produce un Barolo di altissima qualità. Mi ha raccontato qualcosa di più su questo territorio unico e delle sue meraviglie.
Grinzane Cavour, altro capolavoro dipinto fra i filari, si riconosce per la presenza del Castello del Conte di Cavour (che per un breve periodo fu sindaco del paese). Oggi è sede dell’Enoteca Regionale Piemontese e di un Museo Etnografico della civiltà contadina. Ed è proprio grazie alla passione del Conte di Cavour che possiamo degustare i meravigliosi rossi piemontesi. Il vitigno ai piedi del castello costituisce ancora oggi un importante centro di sperimentazione sul patrimonio vinicolo presentando una delle collezioni di vitigni più ampie a livello europeo.

Salendo sopra Alba, il panorama cambia sensibilmente in quanto acquista il colore dei noccioli. Noccioleti e viti a siglare un connubio difficile ma intenso anche a tavola (cioccolato e vino). Una sosta dovuta, sia per l’autenticità del piccolo borgo che per la vista mozzafiato, è a Cisterna d’Asti. Anche in questo caso un bel castello a impreziosire la collina sulla quale sorge Cisterna d’Asti e dal parco del castello una bellissima prospettiva sull’intera valle.

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Ai confini della Langa, ma non per questo di minor bellezza, abbiamo Canelli famoso per la produzione dell’Asti Spumante e per esser diventato Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 2014 facendo parte del territorio Langhe, Roero e Monferrato. Bellissimi posti e ottimi vini: Barolo, Nebbiolo, Barbera, Dolcetto e tanti altri vini illustri vi aspettano. Visitando le nostre cantine potrai degustare i vini della tradizione e anche preziose particolarità. Mai sentito parlare del Barolo Chinato? Scopri in quale cantina viene prodotto. E se vuoi rendere ancora più magico il tuo soggiorno perché non dormire direttamente in cantina?