Vai al contenuto
Home » News » Lambrusco, il vino rosso frizzante più amato

Lambrusco, il vino rosso frizzante più amato

Il Lambrusco è forse uno dei vini italiani più famosi. È il vino rosso più venduto in Italia e si trova ai primi posti nella lista dei vini italiani più esportati nel mondo. Per capire l’importanza di questo vino basta pensare che nel 2016 sono state prodotte 400 milioni di bottiglie.

Sono tanti gli estimatori di questo grande rosso frizzante, ma forse non tutti sanno che esistono diverse tipologie di Lambrusco, che rappresentano vini molto diversi tra loro. Ad esempio il Lambrusco di Sorbara DOC, fine e delicato, mentre il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC è più intenso. Inoltre il termine non indica soltanto il celebre vino rosso frizzante, ma anche alcune tipologie di vitigni a bacca nera impiegati per la produzione di questo vino.

Scopri le cantine produttrici del vino rosso frizzante e parti per un winetour nei luoghi dove nasce il Lambrusco!

Tuffiamoci dunque nella storia del Lambrusco, del vino frizzante amato in tutto il mondo e delle cantine che lo producono.

Il Lambrusco: cenni di storia

lambrusco-bicchiere

Il Lambrusco può essere considerato come uno tra i vini più antichi. Le prime testimonianze della sua presenza nella Pianura Padana vengono dai Latini che la chiamavano vitis labrusca, nome che indica la sua capacità di crescere ai margini dei campi. I Romani la utilizzavano per produrre un antenato del Lambrusco, già nella versione frizzante.

Con il passare dei secoli, il Lambrusco si è affermato come il vino tipico di Modena. Era conosciuto come un vino rosso fresco, leggero e profumato, molto apprezzato dalla nobiltà e dall’alta borghesia. Ma anche dai braccianti, che insieme al pane ricevevano una bottiglia di Lambrusco per pranzo.

Sei appassionato di vini rossi? Leggi anche: “Vino di Carmignano, un grande rosso toscano. Una delle più piccole DOCG d’Italia”.

Nel corso del ‘900, con l’avvento delle nuove tecnologie e l’introduzione del metodo Charmat, la produzione del Lambrusco è notevolmente aumentata. Crescono anche le vendite, in particolare negli Stati Uniti, dove il vino rosso frizzante ha avuto così tanto successo da rappresentare il 50% del vino italiano importato, conosciuto come la Coca Cola italiana.

Oggi la sua produzione punta soprattutto alla qualità, concentrandosi soprattutto sulle versioni DOC e IGT. Il cambiamento climatico ha favorito la sua produzione, diminuendo la sua acidità e garantendo un grado alcolico ottimale. Qualità molto gradite dai consumatori del Lambrusco, che lo apprezzano per la sua leggerezza e bevibilità.

Le tipologie di Lambrusco

Esistono diverse tipologie di Lambrusco. Le principali e le più diffuse sono Lambrusco di Sorbara, Grasparossa, Salamino, Marani, Maestri e Montericco. Tra queste si distinguono alcune importanti DOC come il Lambrusco di Sorbara, il Grasparossa di Castelvetro e il Salamino di Santa Croce.

Il Lambrusco di Sorbara è certamente il più celebre, realizzato con almeno il 60% dell’omonimo vitigno e con un restante 40% di Lambrusco Salamino. È un vino gentile, dal colore tenue e dalla spuma rosa. Il suo profumo delicato richiama la violetta e l’aroma rimanda ai frutti rossi. Il vitigno è vigoroso e pregiato, in grado di distinguersi da tutte le altre varietà.

Il Lambrusco Grasparossa è un vitigno non particolarmente vigoroso, ma ha una caratteristica unica che è il motivo del suo nome. Durante l’autunno non diventano rosse soltanto le foglie, ma anche il raspo e i pedicelli. La sua coltivazione non è massiccia; è piuttosto contenuta, ma di alta qualità. Il vino Lambrusco Grasparossa si presenta più intenso rispetto a quello di Sorbara, più fine e delicato.

Le cantine produttrici

Opera|02

Opera|02 si trova sulle colline di Levizzano di Castelvetro, in provincia di Modena. La cantina fa parte della tenuta dell’azienda agricola Cà Montanari, una giovane realtà a conduzione famigliare dove vino e ospitalità si uniscono in una visione dinamica e moderna.

opera02-cantina-lambrusco-aceto-balsamico

Nella tenuta vengono coltivati con agricoltura biologica i vitigni autoctoni del territorio, a partire dal Lambrusco Grasparossa e Salamino. Si coltivano anche Malbo Gentile, Fiano, Trebbiano di Modena e Moscato. Un’altra peculiarità della cantina è rappresentata dalla produzione del tradizionale aceto balsamico modenese. L’area dedicata alle visite con degustazione è un vero e proprio wineresort a basso impatto ambientale, dove è possibile degustare i vini prodotti in abbinamento ai piatti tipici del territorio.

Il Lambrusco Grasparossa di Opera|02 viene offerto nelle versioni secco e amabile e vinificato in purezza in Opera Rosa, Opera Pura e Ottava Opera.

Vuoi assaggiare il famoso vino rosso frizzante di Modena in cantina? Prenota la tua visita con degustazione a Opera|02, lo staff sarà lieto di accoglierti e mostrarti come si producono il vino e l’aceto balsamico.

Terraquilia

terraquilia-cantina-metodo-ancestrale

Le vigne della cantina Terraquilia sorgono a Guiglia, nel modenese. Un luogo incontaminato, lontano dallo stress cittadino, dove i vigneti vengono coltivati nel modo più naturale possibile. Questo implica il divieto di aggiungere lieviti o zuccheri al prodotto finale, che contiene bassi livelli di solfiti.

Qui si produce il Lambrusco Grasparossa nelle versioni Falconero Zero, Falconero24 di Monte Alfonso e FalcoRubens con fondo. Terraquilia presenta anche una vasta produzione di vini ricavati da uve Verdicchio di Guiglia, Malvasia, Moscato, Grechetto Gentile, Trebbiano, Malbo Gentile, Traminer, Cabernet Sauvignon e Sangiovese.

La visita in cantina è un percorso che parte dalle vigne e approda in cantina, seguendo passo passo le fasi di lavorazione del vino prodotto con metodo ancestrale. Ogni degustazione comprende assaggi di prodotti tipici del territorio accuratamente selezionati.

Immergiti nella natura e scopri l’incredibile varietà dei vini prodotti da Terraquilia. Prenota la tua visita con degustazione.

3 commenti su “Lambrusco, il vino rosso frizzante più amato”

  1. Pingback: Pranzo in agriturismo in Oltrepo Pavese | blog cantine.wine

  2. Pingback: Erbazzone, il cuore dell'Emilia Romagna | blog cantine.wine

I commenti sono chiusi.