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Tutto sul Franciacorta Rosé

Il Franciacorta Rosé rappresenta un autentico simbolo della tradizione enologica lombarda, in particolare dell’omonima area situata in provincia di Brescia.

Si tratta di uno spumante rosato realizzato in tre versioni, ovvero non millesimato, millesimato e Riserva, a seconda della durata del processo di affinamento e maturazione.

bicchieri di Franciacorta Rosè

Il Franciacorta può vantare un primato importante, ossia quello di primo vino italiano ricavato con fermentazione in bottiglia ad aver ottenuto la DOCG.

Del resto, il termine Franciacorta non indica solo uno spumante, ma anche un preciso terroir e un metodo di lavorazione: il prodotto in oggetto si caratterizza per un profondo legame con la propria zona di origine.

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Le tecniche di produzione del Franciacorta Rosé

Bicchiere quasi pieno

Il cosiddetto metodo Franciacorta prevede la classica rifermentazione in bottiglia per almeno 24 mesi e si basa su una totale conciliazione di tradizione e innovazione.

La raccolta delle uve avviene a mano in cassetta, così che si possano selezionare soltanto i grappoli migliori; la filosofia di base è tuttavia moderna, fondata sulla limitazione dei consumi e dell’ingerenza dell’uomo nella natura.

Per il Franciacorta Rosé si adoperano vitigni Pinot Noir in purezza, originari della Borgogna ma ampiamente diffusi in Italia, soprattutto nelle zone settentrionali. In alcuni casi al Pinot Nero si aggiungono vini base Pinot Bianco e Chardonnay, anche se in misura minore.

riempimento bicchiere di franciacorta rosé

Dopo la vendemmia, le uve sono sottoposte a pigiatura soffice e poi a spremitura, in modo da ricavarne il mosto. Durante il tiraggio non si impiegano zuccheri esogeni e si utilizzano soltanto lieviti indigeni, affinché si garantisca l’autenticità e la genuinità del risultato finale.

È in questa fase che avviene la fermentazione e si sviluppa l’anidride carbonica, processo che assume il nome di presa di spuma.

La rifermentazione si verifica invece in bottiglia e, come già accennato in precedenza, la sua durata varia a seconda del tipo di Rosé: si va dai 24 mesi per quello non millesimato ad almeno 60 mesi per il Riserva.

La produzione del Rosé Franciacorta termina con la cosiddetta sboccatura, che consiste nella rimozione del tappo della bottiglia e nell’aggiunta di un misto di zucchero e vino base. In questo modo si stabilisce il dosaggio dello spumante: quest’ultimo può infatti essere Brut, Dry, Extra Brut, Extra Dry o Demi-sec.

Caratteristiche organolettiche del Franciacorta Rosè

brindisi con 2 calici

La denominazione del Franciacorta Rosé sottolinea un’importante qualità dello spumante in questione, ossia il suo colore rosato, più o meno intenso a seconda della tipologia.

La tonalità risulta più chiara in caso di aggiunta di vino base Pinot Bianco o Chardonnay. La spuma è in ogni caso fine ed elegante, simbolo di notevole raffinatezza. Il bouquet è complesso ma equilibrato, dominato da note floreali e di frutti rossi come il ribes nero e il mirtillo.

Il gusto è fresco, vivace, contraddistinto da un finale lungo e armonioso. Il sapore varia leggermente con il dosaggio, ad esempio il Franciacorta Rosé Brut è più secco rispetto al Dry, ma un po’ più morbido dell’Extra Brut. Il Demi-sec è la versione più zuccherina ed è infatti associato spesso ai dessert.

Migliori abbinamenti con il Franciacorta Rosé

due flute di franciacorta rosé
Il risultato di mesi di rifermentazione

Questo spumante, delicato e intenso al tempo stesso, può accompagnare con successo numerose pietanze.

In particolare, il Franciacorta Rosé è ottimo con i primi piatti a base di pesce, come gli spaghetti allo scoglio e i risotti ai frutti di mare. Il prodotto si abbina in maniera eccellente alle zuppe e alle fritture di pesce, alle grigliate, al sushi e in generale alla cucina giapponese.

Lo stesso si può dire per i formaggi freschi o di media stagionatura e per gli antipasti più leggeri. Il Franciacorta Rosé, nel dosaggio Demi-sec, rappresenta una buona scelta anche con i dolci alla frutta o alla crema. Alcuni apprezzano questo vino con la carne d’agnello e con i risotti ai funghi.

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Una curiosità: il Consorzio per la tutela del Franciacorta

Il Rosé, insieme a tutti gli altri Franciacorta, è tutelato da un’associazione fondata a Corte Francia nel 1990.

L’obiettivo è valorizzare il metodo e i prodotti Franciacorta non soltanto in Italia, ma anche nel resto del mondo. Il tutto si svolge nel massimo rispetto nei confronti dell’ambiente: basti pensare allo speciale programma del Consorzio, che prevede la riduzione degli sprechi e delle emissioni di gas serra.

Ciò significa che ogni singola bottiglia di spumante nasce in un’ottica di sostenibilità ambientale, fattore che garantisce l’elevata qualità e il pregio del prodotto.

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