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Il Chianti Classico, il cuore della Toscana

Percorrere la ex Strada Statale 222, oggi Strada Regionale 222 Chiantigiana, è un’esperienza che ha irrimediabilmente a che fare con il vino. E che vino. Da Firenze a Siena si alternano paesaggi da cartolina che rimarranno per sempre impressi nel cuore di chi li percorre, ma anche nel palato. Gli winelover non hanno bisogno di motivazione per scegliere come prossima tappa del loro viaggio la Toscana a forma di “Gallo Nero”. In fondo, il Chianti Classico è come il primo amore: una volta assaggiato, non si scorda mai.

La regione del Chianti

Il Chianti è uno dei più celebri vini italiani e il Chianti Classico è il cuore pulsante di questa terra. Non si parla mai abbastanza di questo superbo vino, che porta con sé tutte le caratteristiche di questo territorio.

“Pure, ad osservarla bene, la dolcezza non è la più intima caratteristica della terra toscana… Anche nelle parti più amene, quali le valli del Mugello ed il Chianti, sotto l’involucro grazioso si scopre una precisione, una purezza di contorni, uno scarno rigore di disegno: mentre l’occhio si incanta sulla dolcezza delle prime apparenze, scivola dentro l’anima una lezione più severa. La bellezza toscana è una bellezza di rigore, di perfezione, talvolta di ascetismo, sotto l’aspetto della grazia”.

Guido Piovene

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Questa zona è proprio quella di produzione del vino Chianti Classico DOCG che comprende i comuni di Greve in Chianti (FI), Castellina in Chianti (SI), Gaiole in Chianti (SI), Radda in Chianti (SI), e pare del territorio dei comuni di Barberino Val d’Elsa (FI), San Casciano in Val di Pesa (FI), Tavernelle Val di Pesa (FI), Castelnuovo Berardenga (SI) e Poggibonsi (SI).

chianti classico regione
Regione del Chianti.

Qualunque sia la meta e la motivazione che spinge un turista nel Chianti, è impossibile non fermarsi a degustare il suo vino. La zona vitivinicola del Chianti è assai più ampia dei paesi che lo compongono: un susseguirsi di aziende agricole e fattorie uniche e irripetibili che aprono le porte di un passato illustre per condividere, con chi ha la curiosità di fermarsi, una passione che li lega indissolubilmente al territorio.

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Le caratteristiche del Chianti Classico

Il Chianti Classico DOCG è un vino unico nel suo genere e dalle precise caratteristiche: 80% di Sangiovese, vitigno tipico di questa zona, 10% di canaiolo nero e il restante a discrezione del produttore fra Colorino, Cabernet Sauvignon, Merlot o altri vitigni idonei.

La storia del Chianti Classico nasce nel 1716, con la delimitazione dei confini della zona di produzione. Oggi la regione del Chianti ha un’estensione di 71.800 ettari, dei quali 10.000 di superficie vitata. I vigneti iscritti all’albo del Chianti Classico si estendono per una superficie totale di 7.200 ettari. Ogni anno vengono prodotte, in media, dai 35 ai 38 milioni di bottiglie (dato che tiene conto dell’andamento della produzione degli ultimi 10 anni), che equivalgono a circa 275.000 ettolitri all’anno. Il Chianti Classico viene esportato in oltre 130 Paesi del mondo.

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Un calice di Chianti Classico.

Gli elementi caratteristici che rendono questo vino unico al mondo sono il colore rosso rubino vivace, un sentore di mammole ed un sapore asciutto, sapido, speziato e armonico con una gradazione alcolica minima di 12 gradi. Le uve migliori del Sangiovese sono destinate alla produzione del Chianti Classico Riserva: vino particolarmente pregiato dal colore più intenso e con un invecchiamento minimo obbligatorio di 24 mesi, di cui almeno 3 in bottiglia con un gradazione minima di 12,5 gradi. Dal 2014 è possibile trovare anche la Gran Selezione: si tratta di un vino prodotto con uve di esclusiva pertinenza aziendale, coltivate nei vigneti migliori e con regole ancora più severe. Tutto questo lo rende un vino di gran pregio e un nuovo punto di riferimento nel panorama enologico mondiale.

Il Chianti Classico è un vino di medio corpo a bassa tannicità, adatto dunque ad accompagnare le carni rosse alla griglia. Ma se dobbiamo affrontare piatti più elaborati, ad esempio la selvaggina, è più indicato il Chianti Classico Riserva, ben più strutturato. Il Chianti Classico va ossigenato prima della degustazione: la bottiglia va aperta qualche ora prima, altrimenti si deve procedere alla decantazione, e va servito a una temperatura di 16/18 °C. Per valorizzarlo è preferibile utilizzare un calice a tulipano.