Proseguendo alla ricerca di piccole curiosità sul mondo del vino è giunto il momento di allontanarsi dal territorio italiano e iniziare a scoprire qualche nozione in più in campo internazionale. In Italia abbiamo un patrimonio enologico unico al mondo, abbiamo zone differenti dove vengono prodotti vini unici specchio perfetto di un territorio che parla di storia e tradizioni e lega la produzione di vino alla cucina e al cuore di chi vi abita e vi lavora da generazioni. Il vino è fatto di profumi, aromi, sensazioni che esplodono in bocca al momento della degustazione e ci riportano al luogo dove tutto è nato.
Nella terra del vino e dello Champagne
Dalla lettera H in poi inizieremo ad entrare anche in realtà estere per comprendere le differenze e stuzzicare la nostra curiosità. E non potevamo non iniziare che dalla Francia. I nostri cugini francesi che da secoli coltivano la nostra stessa passione creando eccellenze mondiali. Il vino francese è molto spesso in competizione con noi.

Una piccola perla in quel mare di fine perlage che rende la Francia unica nel mondo: lo Champagne. La lettera H infatti ci porta a circa 150 Km ad est di Parigi, 319 cru (comuni), 4 regioni che un wine lover non può non conoscere:
- la Montagne de Reims,
- la Vallee della Marne,
- la Côte des Blancs
- la Côte des Bar.
Sono 17 i villaggi che godono storicamente della denominazione “grand cru” e 44 quelli classificati come “premier cru”. E in tutti questi la nostra lettera H diventa di fondamentale importanza. Scopriamo allora cosa si intende con il termine “Habillage”.
Cos’è l’habillage
Habillage altro non è che l’insieme degli elementi con i quali viene tappata una bottiglia di Champagne. Un rivestimento che identifica la bottiglia e la rende commercializzabile. L’habillage delle bottiglie di Champagne si compone di un capsulone che ricopre il tappo e dalla gabbietta metallica ed è ornato alla base da un collare. Concretamente viene usato un tappo di sughero molto grande, in quanto deve resistere alla forte pressione esercitata all’interno della bottiglia, coperto dalla gabbietta metallica e sopra la gabbietta metalicca viene messa la stagnola.

È come preparare una modella ad una sfilata; lo Champagne ha bisogno di un vero e proprio “habillage” prima di uscire sul mercato e ogni singolo elemento è scelto meticolosamente per farne un prodotto di classe. Ma siccome parliamo di Champagne tutto riveste una ritualità degna della grandeur francese. Immaginiamoci per un attimo di essere in una storica cantina della Valle di Reims, tutto è pronto per le fasi finali, mancano soltanto gli ultimi tocchi; le bottiglie vengono lavate ed asciugate prima di andare alla linea di ravvivatura dove successivamente ricevono:
- un “cappuccio” di alluminio (a volte ancora fatto di stagno) che abbraccia il tappo e parte del collo,
- un colletto avvolgente fissato alla base del berretto,
- un’etichetta, o anche un’etichetta posteriore, attaccata ai lati della bottiglia,
- e talvolta un medaglione o una fascia per il corpo.
La preparazione della bottiglia di vino
Così adornate, le bottiglie sono spesso avvolte in carta mussola o in un foglio di cellophane, prima di essere confezionate testa a coda, in scatole o cartoni da 6 a 12 unità, destinate alla vendita privata. La creazione di questa chiusura così particolare ha sue origini nel secolo scorso con l’obiettivo di identificare vini eccezionali. La funzione della manica del colletto era quella di nascondere le tracce di fecce che potevano rimanere nel collo delle bottiglie degorgiate.

L’ornamento sul colletto, invece, evoca le sciarpe che adornavano i colli dei nobili antenati. Le etichette più classiche conservano ancora la vecchia calligrafia, usata per scrivere il sacro nome del re, che era avvolto in rotoli per rispetto. Come per altre operazioni, la chiusura e l’etichettatura oggi sono più o meno meccanizzate. Le bottiglie di Champagne sono generalmente rivestite a mano, grazie alla loro forma speciale e alle piccole serie che rappresentano. Le bottiglie per la grande distribuzione sono confezionate al ritmo da 900 a 8.000 bottiglie / h.