In uno dei nostri viaggi alla scoperta delle cantine in giro per l’Italia abbiamo incontrato delle realtà nelle Langhe che ci hanno veramente sorpresi e vogliamo parlarvene!
Ecco le top 5 cantine da visitare Langhe secondo Cantine.wine:
Cantine da visitare Langhe: Tenuta Le Ginestre
Il piccolo borgo delle Ginestre era già segnato sulle mappe catastali fin dal 1700 ed e’ sempre stato abitato da viticoltori.
Oggi i fratelli Gian Luca e Barbara Audasso, sono orgogliosi di continuare la tradizione di famiglia.
Tradizione che produce vini come: Barolo, Nebbiolo, Barbera e Dolcetto d’Alba

Cantine da visitare Langhe: Anna Maria Abbona
Si trova nelle Langhe sud-occidentali, su colline piene di fascino e storia.
“La passione è il motore del nostro lavoro, che ci spinge a un continua ricerca di miglioramento e sperimentazione, nel rispetto della tradizione e della natura che ci circonda”
Tradizione che produce vini come: Barolo, Spumante, Nebbiolo, Dogliani, Barbera e molti altri…

Cantine da visitare Langhe: Tenuta La Pergola
Situata a Cisterna d’Asti (Roero), la produzione è rivolta principalmente ai vitigni autoctoni piemontesi, da cui nascono le linee dei vini Tradizione e Prestigio.
La filosofia aziendale è quella di far sentire a casa il consumatore ovunque assaggi il vino Tenuta la Pergola.
Produce vini come: Bonarda, Barbera, Brachetto e molti altri…

Cantine da visitare Langhe: Cantina Cadia
Le bottiglie prodotte dall’azienda Cadia sono ottenute esclusivamente dai 12 ettari vitati che abbracciano la collina.
Da un attenta e sapiente cura del vigneto abbinata alle moderne tecniche di vinificazione si ottengono i vini:
Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Verduno Pelaverga, Sauvignon e Langhe Arneis.

Tenuta Carretta: la cantine sostenibile.
Un’azienda vitivinicola ricca di storia, fra le aziende più storiche d’Italia.
Sono parte del distretto viticolo Langhe-Roero e Monferrato, un territorio straordinario, riconosciuto nel 2014 dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità.
L’azienda è ufficialmente certificata dal 2019 a “viticoltura integrata” e applica il protocollo “The Green Experience”, praticando una viticoltura basata sulla sostenibilità ambientale.
