
Non c’è niente di meglio di una bella storia per sognare a occhi aperti. E se il racconto è accompagnato da un buon calice di vino e da deliziosi assaggi, beh, si rasenta la perfezione. È con grande piacere che annunciamo la nostra collaborazione con Cose di Bergamo, il blog che offre consigli su destinazioni, eventi e angoli nascosti a Bergamo e provincia. E non si poteva non iniziare con uno dei fiori all’occhiello della tradizione enogastronomica bergamasca, ovvero cantina Pecis.
Cantina Pecis: la storia di una famiglia raccontata attraverso il buon vino

Raffaella, l’autrice dell’articolo, racconta la sua esperienza di visita con degustazione alla cantina Pecis, che si trova a San Paolo d’Argon in Val Cavallina a pochi chilometri da Bergamo. La cantina produce vini fermi, spumanti metodo classico e passiti e i vitigni coltivati nei terreni di proprietà appartengono alla Valcalepio DOC.
La passione per la terra e il vino all’Azienda Agricola Pecis è un sentimento che si tramanda di padre in figlio, a partire dagli anni ’80 con il nonno Carlo Pecis che ha cominciato a coltivare la vite per hobby. Poi il testimone è passato al figlio Angelo, attualmente a capo della cantina, affiancato dalla moglie Marialaura e dai figli Massimo e Lorenzo. Per toccare con mano l’autentica passione che li accomuna, Raffaella li ha seguiti per una passeggiata tra i “vigneti giardino”, tra i grappoli maturi pronti per la raccolta e le rose che adornano i filari, le piante di mele e di fichi. E poi ancora in cantina, dove si scorge la mano dell’ingegnere Angelo e ogni cosa è al suo posto.
Vini Pecis: degustare storie
Ogni vino della cantina Pecis possiede un nome evocativo, che richiama le sue origini e alcune favole ispirate proprio ai membri della famiglia di Angelo Pecis. Non mancano dunque Maximus e Laurenzio, uno spumante brut e un passito giallo dedicati ai due figli. Quadrifoglio, lo spumante rosé dedicato alla moglie. Il Soffio del Misma, il rosso che esprime appieno le caratteristiche del terroir. Argo, il Valcalepio Moscato Passito DOC che porta il nome di un pavone eroico che, secondo la favola, avrebbe salvato il raccolto dagli uccelli devastatori. E infine un promettente sidro di mele lavorato a spumante.
