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Scopri l’Alto Piemonte e le sue cantine

Oggi cercherò di raccontare la mia esperienza direi idilliaca tra le colline dell’Alto Piemonte. Innanzitutto ci terrei a collocare la zona; si trova a Nord della Regione e comprende le provincie di Biella, Vercelli, Novara e Verbano-Cusio-Ossola. Il territorio è un vero e proprio gioiellino incastonato tra le Alpi e la pianura padana, un’infinita distesa di vigneti che ricoprono il dorso delle colline. A Est si trova il Lago Maggiore mentre a Ovest si scorge l’imponente Monte Rosa.

L’Alto Piemonte possiede un’antica tradizione vitivinicola, basata soprattutto sulla coltivazione e la lavorazione delle uve Nebbiolo. Qui sorgono molte cantine, la maggior parte a conduzione famigliare, che hanno trasformato il loro amore per questo splendido territorio in vini di alta qualità, originali e di grande carattere. Ho quindi deciso di intraprendere un winetour, un viaggio enogastronomico alla scoperta delle cantine dell’Alto Piemonte, assaggiando i vini e scoprendo la loro storia.

Vuoi sapere di più sui vini del Piemonte? Ecco una panoramica completa: “Scopri i vini e le cantine del Piemonte


Le cantine dell’Alto Piemonte

Cantine Enrico Crola, sulle colline novaresi

cantine enrico crola alto piemonte

La prima tappa del mio viaggio è stata Cantine Enrico Crola, dalla quale si può ammirare un paesaggio stupendo immerso nel verde. La struttura è frutto di una lunga progettazione, culminata in un edificio in legno ecosostenibile e rispettoso del paesaggio circostante. Tra i vini prodotti dal vignaiolo Enrico Crola ho scelto di assaggiare il “Colline Novaresi Vespolina DOC”. Questa DOC è tipica di questo territorio e l’uva utilizzata è la Vespolina al 100%.

Il vino si presenta di un colore rosso rubino e sorprende il palato fin dal primo assaggio. Caratteristico è il profumo molto fruttato tipico di questa tipologia di vino. In bocca risulta asciutto e molto armonico, aggrega le papille gustative e le porta tutte verso un gusto fruttato che è ben presente e verso altre note speziate molto armoniose.


Degustare il Chiaretto a Cantina Fontechiara

fontechiara vini chiaretto

Continuando il mio viaggio enogastronomico lungo le colline dell’Alto Piemonte mi sono imbattuto in Cantine Fontechiara, immersa nel verde tra le colline Novaresi. Si tratta di un’azienda a conduzione familiare che produce vini naturali e vegani da vigneti a resa limitata. La vinificazione in purezza e la cura per ogni fase della lavorazione esprimono vini di elevata qualità.

La mia scelta di degustazione è ricaduta sul “Colline Novaresi Rosato Chiaretta DOC”, realizzato utilizzando esclusivamente uve Nebbiolo. Questo vino si ottiene facendo fermentare le uve senza le bucce e impiegando una filtrazione molto leggera prima dell’imbottigliamento. È un vino rosato che dona al palato una notevole freschezza e questo lo rende perfetto per la stagione primaverile ed estiva. Ha un profumo molto accentuato e fruttato e risulta essere molto gradevole e persistente in bocca.


Vini rari a Madonna dell’Uva

Cantina Madonna dell'uva bottiglie di nebbiolo

La terza cantina sul mio tragitto è stata Madonna dell’Uva, una piccola cantina dalla lunga tradizione vitivinicola. Da quattro generazioni la famiglia Zanetta gestisce i vigneti e la cantina, apportando sempre moderne innovazioni per migliorare la produzione di vini autoctoni. Buona parte di essi sono vini molto rari e di assoluto pregio.

Il loro prodotto di punta è senz’altro il “Colline Novaresi DOC Nebbiolo Elena”. Ho assaggiato questo vino rosso nella sua annata 2011. Il colore è un rosso rubino, il profumo è assolutamente caratteristico e rustico, molto intenso. Il sapore è altrettanto caratteristico, un gusto molto fruttato tipico dei frutti rossi, di notevole struttura e tannini molto pesanti. Uno dei migliori vini da meditazione che io abbia mai assaggiato nella mia vita, mai stucchevole e gradevolmente persistente, che colpisce per le note speziate e l’elevato equilibrio.


Podere ai Valloni, in mezzo alla natura

Andando avanti, sempre immerso tra le colline, sono rimasto molto sorpreso dalla florida bellezza del paesaggio, tra parchi naturali e rigogliose vallate costellate di vigneti. Proprio lì, in mezzo al verde, sorge Podere ai Valloni. Dal Podere si può osservare uno scorcio dell’Italia, quella più bella che punta alla salvaguardia dell’ambiente. Per questo motivo la cantina coltiva i suoi vigneti con agricoltura biologica certificata, senza l’uso di prodotti chimici.

Dopo l’allegra accoglienza in cantina ho degustato un calice di “Boca DOC Vigna Cristiana”, una denominazione storica dell’Alto Piemonte e il primo vino prodotto in cantina. Il colore del vino è rosso tendente al granato e il suo profumo ricorda molto il profumo delle ciliegie e delle marasche. È un vino minerale e delicato, dal gusto raffinato ed equilibrato. È gradevolmente acido in bocca a causa del terreno da cui proviene, il Supervulcano della Valsesia. Si sposa benissimo con piatti forti come selvaggina, formaggi e secondi di carne.


La Psigula, dove nasce il Bramaterra

cantina La Psigula Vino Bramaterra

Non pago di tutte queste eccellenti degustazioni, la mia avventura è continuata in direzione di un’altra cantina della zona cioè La Psigula. Un’azienda vincola nata solo recentemente, all’ombra dell’antica torre medievale di Curino. La cantina è a conduzione familiare e la produzione è ancora limitata, sebbene in espansione.

Uno dei vini dell’Alto Piemonte prodotti dall’azienda è il “Bramaterra DOC”. Il colore del vino è rosso granato con sfumature color arancio, il profumo è molto caratteristico ed etereo che si accentua con l’invecchiamento del vino. Il gusto è pieno e asciutto, con ricchi tannini e una piacevole acidità. È vellutato e dotato di grande persistenza; un gran vino che si apprezza sorso dopo sorso.


Centovigne, un antico castello da scoprire

Il lungo viaggio da me intrapreso si è concluso alla cantina Centovigne, che si trova all’interno della tenuta dell’imponente Castello di Castellengo. Da secoli questo Castello è celebre per la produzione del vino; il nome della cantina deriva dalla numerosa quantità di piccoli vigneti sparsi nell’area circostante. Lo speciale terroir di origine glaciale marina ospita uve Nebbiolo ed Erbaluce, che poi si affinano all’interno delle cantine settecentesche.

Dopo essermi concesso una strepitosa visita al Castello, sono sceso in cantina a rinfrescarmi la gola con dell’ottimo vino. Ho degustato il “Castellengo – Coste della Sesia DOC Nebbiolo”, prodotto dai vigneti del Castello. È ricavato dal Nebbiolo e si presenta di colore rosso rubino; il profumo è elegante e fine, mentre il gusto è avvolgente, sapido e dalla fitta trama tannica. Era persistente tanto quanto il mio desiderio di rimanere a godermi la meravigliosa vista del Castello.

E con quest’ultima cantina il mio viaggio nell’Alto Piemonte è terminato. È stata un’esperienza di visita e di degustazione davvero straordinaria. Ha avuto un grande impatto sul mio spirito e sulle mie conoscenze del panorama del vino italiano. A volte si tende a identificare il Piemonte vitivinicolo soltanto con le Langhe, Roero e Monferrato, ma questa Regione è molto di più. E l’Alto Piemonte ne è la prova. Vuoi partire anche tu alla scoperta dell’Alto Piemonte? Prenota subito il tuo itinerario o una visita con degustazione nella cantina che preferisci.

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